GRANDANGOLO







 
 

CROATIAN   ENGLISH   GREEK   NEDERLANDS   POLSKI   PORTUGUESE   ROMANIAN  SPANISH  РУССКИЙ

What part will your country play in World War III?

By Larry Romanoff

The true origins of the two World Wars have been deleted from all our history books and replaced with mythology. Neither War was started (or desired) by Germany, but both at the instigation of a group of European Zionist Jews with the stated intent of the total destruction of Germany. The documentation is overwhelming and the evidence undeniable. (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) (10) (11)

That history is being repeated today in a mass grooming of the Western world’s people (especially Americans) in preparation for World War IIIwhich I believe is now imminent

READ MORE

 
 

FREE JULIAN ASSANGE

Monday, July 15, 2019

IT -- Manlio Dinucci -- La corL'arte della guerra -- LA CORSA AL DOMINIO DELLO SPAZIO




L’arte della guerra
La corsa al dominio dello Spazio 
Manlio Dinucci

«L’uomo volante strega Parigi alla parata del 14 luglio»: con titoli come questo ci è stata descritta la sfilata delle forze armate francesi lungo l’Avenue degli Champs Elysées. Come al solito, sembra di essere informati su tutto fin nei minimi dettagli. La «grande informazione» ci nasconde però ciò che invece sarebbe essenziale sapere.

Ad esempio, che due giorni prima della parata il presidente Emmanuel Macron ha presenziato, nel porto di Cherbourg, al varo di un sottomarino nucleare da attacco, il Suffren, il primo della nuova serie Barracuda,  realizzato con un programma decennale del costo di 9 miliardi di euro. Il sottomarino, armato di missili da crociera a lungo raggio a duplice capacità convenzionale e nucleare e dotato di un mini-sub per le operazioni delle forze speciali, è stato descritto dall’ammiraglio Christophe Prazuck come «un cacciatore nato per combattere i nemici».

Tra i 700 invitati internazionali alla cerimonia del varo c’era la ministra australiana della Difesa, Linda Reynolds, che in febbraio ha firmato un contratto per l’acquisto di 12 sottomarini da attacco francesi. In Australia, in questo periodo, si sta discutendo la possibilità che il paese, uscendo dal Trattato di non-proliferazione, si doti di un proprio arsenale nucleare.

L’Australia, partner della Nato, è contraria al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, approvato nel luglio 2017 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con 122 voti a favore. Esso è stato finora firmato da 70 paesi ma ratificato solo da 23 (tra cui Austria, Cuba, Messico, Nuova Zelanda, Sudafrica, Venezuela), meno della metà dei 50 necessari alla sua entrata in vigore.

La Svezia, che nel 2017 lo approvò, ha annunciato che neppure lo firmerà: decisione dietro cui c’è l’influenza della Nato, acerrima nemica del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. 

Mentre il disarmo nucleare resta sulla carta, aumenta la possibilità di proliferazione e la corsa agli  armamenti si svolge sempre più sul piano qualitativo. Lo conferma l’annuncio fatto, alla vigilia della parata del 14 luglio, dallo stesso presidente Macron:  la Francia creerà a settembre un nuovo comando nazionale della Forza militare spaziale, con un primo stanziamento di 3,6 miliardi di euro. «La nuova dottrina militare e spaziale, proposta dal ministro della Difesa e da me approvata, costituisce una vera questione di sicurezza nazionale», ha dichiarato il presidente Macron.

Si intensifica così la militarizzazione dello Spazio, area di crescente importanza strategica dato che i principali sistemi d’arma, a partire da quelli nucleari, dipendono da sistemi spaziali. Con il suo nuovo comando spaziale la Francia si pone sulla scia degli Stati uniti.

Il presidente Trump ha firmato a febbraio una direttiva che istituisce la US Space Force, forza specifica  per le operazioni miitari nello Spazio, diretta anzitutto contro Russia e Cina. Il Comitato senatoriale per i servizi armati, attribuendo all’Aeronautica il comando della nuova Forza, ha definito lo Spazio «area di conduzione della guerra».

I colloqui promossi dalle Nazioni Unite a marzo per impedire una corsa agli armamenti nello Spazio, sono falliti per l’opposizione degli Stati uniti. Essi rifiutano di aprire un tavolo negoziale per discutere la bozza di trattato, presentata da Russia e Cina, che proibisce di collocare armi nello Spazio e stabilisce una serie di limiti legali al suo uso a scopi militari.

Mentre l’attenzione mediatica si concentra sull’«uomo volante» che volteggia sugli Champs Elysées, si ignora il fatto che tra non molto ci saranno armi nucleari volanti in orbita attorno alla Terra sulle nostre teste.
             
il manifesto, 16 luglio 2019



«DICHIARAZIONE DI FIRENZE»
Per la creazione di un fronte internazionale NATO EXIT in tutti i paesi europei della NATO




No comments:

Post a Comment

Arriving in China

Ver a imagem de origem


APPEAL TO THE LEADERS OF THE NINE NUCLEAR WEAPONS’ STATES

(China, France, India, Israel, North Korea, Pakistan, Russia, the United Kingdom and the United States)

中文 DEUTSCH ENGLISH FRANÇAIS ITALIAN PORTUGUESE RUSSIAN SPANISH ROMÂNA





contributing author

to Cynthia McKinney's new COVID-19 anthology

'When China Sneezes'

When China Sneezes: From the Coronavirus Lockdown to the Global Politico-Economic Crisis

MOON OF SHANGHAI

MOON OF SHANGHAI
Click image

vp 2007

manlio

President of Russia Vladimir Putin:

Address to the Nation

Address to the Nation.


J Bacque

vp


The President of Russia delivered the Address to the Federal Assembly. The ceremony took place at the Manezh Central Exhibition Hall.


January 15, 2020

Joint news conference following a Normandy format summit

https://tributetoapresident.blogspot.com/2019/12/joint-news-conference-following.html

Joint news conference following the Normandy format summit.

Manlio

PISA BOOK FESTIVAL

convegno 2019

do the maths